numerazione PLC
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Introdotta tutta la gestione delle sicurezze ed aggiunte eventuali ulteriori pagine necessarie, è possibile partire con la numerazione del PLC utilizzato. Le regole per la numerazione possono essere variate e salvate per poi essere riutilizzate in seguito. Si definisce come numerare i nodi degli inverter, delle strumentazioni e di eventuali motori collegati in rete. Quando il programma posizionerà una macro contenente un nodo, partirà a numerare dall’indirizzo specificato, utilizzando tanti byte quanti sono quelli specificati all’interno della macro stessa.
Per i motori occorre specificarne il tipo di interfaccia, la scheda
di alimentazione e le macro da utilizzare nei sommari PLC. Anche in
questa circostanza si deve scrivere il primo nodo ed il primo indirizzo
da utilizzare. L’indirizzo sarà quello di partenza sia per
gli ingressi che per le uscite. Nella variante della macro è
possibile scegliere la morsettiera a vite o a molla.
Successivamente ci vengono proposte altre 3 diverse classi: quella dei motori nel caso in cui siano controllati
tradizionalmente da ingressi e uscite PLC, quella dei componenti esterni ed ultima quella delle sicurezze che
potrebbero essere controllate da un particolare PLC di sicurezza.
Avviando la procedura di numerazione, viene dapprima effettuato un ordinamento di tutti i blocchetti PLC ritrovati nel progetto, ordinandoli per classe, per nodo, per pagina e per coordinata. Durante questa numerazione vengono posizionati nello schema elettrico tutti i pin dei PLC utilizzati ed eventualmente anche i morsetti di alimentazione. I componenti dapprima slegati dal blocchetto PLC, vengono collegati dinamicamente. Contemporaneamente vengono generate anche le pagine sommario delle schede PLC utilizzate nelle diverse isole. La procedura provvede anche a rigenerare tutte le pagine delle liste create a completamento del progetto. Oltre alle classiche liste cavi, morsetti, materiali, componenti, vengono generate anche le liste delle targhette da incidere.